di Alberto Odone
Come insegnante di un Conservatorio italiano, la solmisazione è per me uno strumento di lavoro usuale, nell’attività con gli studenti, indipendentemente dalla loro età e dal settore dei loro studi musicali.
Sia per esperienza diretta, sia per l’attività di studio teorico condotta in questi anni, trovo che la solmisazione sia il modo per lavorare con i suoni più vicino a quello con cui la mente umana stessa lavora, che si tratti semplicemente di cantare a prima vista o di avvicinarsi alla comprensione intellettuale della musica.
È questa l’idea che vorrei sviluppare nell’articolo che segue.